Misura
“La Misura del Mondo” è il tema di Più Libri Più Liberi 2024. “Misurare il mondo con parole, numeri, passi, sorrisi, distanze, colori, nuvole, sogni. Misurarlo con i libri”. La Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria apre i battenti come ogni anno a Roma nella Nuvola di Fuksas all’Eur e la parola Misura me la regala Chiara Valerio, curatrice e responsabile del programma. La incontro al termine del suo intervento nell’Arena Robinson di Repubblica, dove inaugura uno spazio quotidiano dal titolo “Una stanza tutta per noi”.
La misura del mondo sono i corpi, che servono a limitare i nostri eccessi, colgo dal suo monologo che presenta l’edizione di Robinson dell’intramontabile “Una stanza tutta per sé” di Virginia Wolf. E ancora, la misura sono i libri, che ci permettono di essere da un’altra parte, e di decidere come amministrare il tempo e lo spazio in autonomia. Mette insieme tante parole Chiara Valerio, non riuscirò mai a restituire il fiume in piena che è il suo parlare. Mi resta la parola misura, che per me quest’anno si specchia nel sorriso e nello sguardo delle ragazze e dei ragazzi della classe 4LB, in uscita con me e altre colleghe dell’Istituto di Istruzione Superiore Torricelli, il liceo Scientifico dove insegno.
Eccoci nel regno dove tutto è possibile, ho provato a dire loro. Andate ad acchiappare parole da custodire nel magazzino un po’ stantio di questo mio blog. Eravamo insieme ad ascoltare il bellissimo dialogo tra Lina Bolzoni e José Tolentino da Mendonça, due persone che si sono ritrovate amiche attraverso il linguaggio della poesia e hanno scritto un piccolo prezioso volume edito da Treccani Libri, dal titolo “Poesia e Stupore”. La professoressa Bolzoni mi regala la parola amicizia, mentre il Cardinale Tolentino ci consegna tre ragioni per cui è nata la parola: come strumento e ponte, oppure arrivata perché ognuno potesse organizzare il proprio mondo interno, o infine evoluta per mantenere l’altro vicino, coltivare l’amicizia appunto. Il vero dono dei libri sono le grandi amicizie, ha detto alla platea di studenti in Auditorio José Tolentino: una casa senza libri è senza amici.
Ecco allora alcune brevi riflessioni attorno alle parole che mi hanno consegnato le studentesse e gli studenti. Le incollo tra loro senza filtro, breve cronaca di una giornata che continuerà domani e dopodomani e oltre, nella scuola o nella nuvola, due mondi che oggi sono diventati uno solo. Aurora sceglie di mandarmi la parola Dettagli, come quelli colti dalle parole dell’incontro al quale abbiamo partecipato, un dialogo tra due letterati dal quale apprendere che “la poesia è obiettività e stupore”. D’altra parte la poesia stupisce sempre, le fa eco Amedeo. E la parola Stupore la sento risuonare nelle frasi di ognuna e ognuno di loro. Così come Passione, scelta da Niccolò perché percepita nel rapporto del José Tolentino poeta con la letteratura.
Varietà è la parola di Mauro: “ho girato per tutta la fiera e ho trovato una enorme varietà di libri, da libri piu seri per lettori più esperti ai fumetti per chi vuole semplicemente rilassarsi leggendo una storia. Incredibile.” Massimo ha raccolto la parola Ricerca. Il vero motore per arrivare alla Scoperta, che è la parola di Alessandro: “Con la parola Scoperta intendo il piacere di leggere libri che ti fanno conoscere idee, storie o autori mai incontrati prima, e che ti fanno pensare in modo diverso”. Ispirante è la parola di Sara, che crede che stare a contatto con i libri aiuti a stimolare la curiosità e la creatività, ma anche a suscitare nuove passioni ed interessi che magari prima non si pensava di avere. Elysse ha scelto di mandarmi la parola Incantevole, affascinata dall’esperienza di entrare in un edificio singolare come la Nuvola, luogo unico e ineguagliabile. La parola Coinvolgente me la regala Marzia. E non posso che darle ragione quando scrive: “La vita è Coinvolgente come un libro che non puoi smettere di leggere: ti trascina dentro, ti mette in discussione e ti cambia, una pagina alla volta”. La colla di questo collage è la parola Amicizia, secondo Gioia, che ha vissuto un’esperienza divertente, soprattutto perché condivisa con i suoi amici!
Rimasta da sola con le parole del futuro, mi sono addentrata a esplorare le parole dell’oggi per i tipi de Il Pensiero Scientifico Editore. La responsabile dell’ufficio stampa, Erica Sorelli, mi consegna le parole Rigore e Innovazione, come immagine di una storica casa editrice votata ai temi della salute e della cura. Grazie a loro, ho ascoltato la dottoressa Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, che dialogava con Francesca Pierotti, psicologa e autrice di “Dialoghi impossibili tra giovani e adulti”. Al centro il tema del volume di Dalla Ragione: “Social Fame. Adolescenza, social media e disturbi alimentari”. Se il primo libro parte da un’analisi psicologica dei disturbi dell’alimentazione, nel secondo, viene analizzato il tema delle piattaforme social e il loro impatto sull’esordio dei disturbi alimentari.
Infine, in chiusura di questa prima breve ma intensa immersione, sono andata a conoscere i poeti Franco Arminio e Andrea Di Consoli, attraverso le parole dal libro di quest’ultimo: “Dimenticami dopodomani” (Edizioni Rubbettino).
Tema dell’incontro, a partire dal testo d’autore, un ibrido a cavallo tra prosa, poesia e narrativa, era il ruolo del poeta nell’oggi. Secondo Di Consoli, un ruolo in retrocessione, dice “di fronte a un tempo nuovo che sta arrivando e che sta sbullonando tante strutture, cambiando il modo di sentire. (…) Si è resa necessaria una sfida, quella di perdere l’aura letteraria. Non so cosa serve a questo tempo, ma so che dobbiamo spogliarci”. Dal suo libro, che chiede fin nel titolo la dimenticanza, estraggo le parole da ricordare per chiudere la prima sera dalla nuvola tinta di rosso: “In una sera come questa,/ penso che la poesia nessuno può togliermela./ Stasera so a cosa serve la poesia./ A difendermi, a darmi dignità./ In certi momenti non ho altro.”